Quello è il suo mondo, è lì che vivono i bambini. Una prigione, dove gli orchi li hanno segregati. Un allevamento, da cui attingere ogni volta che hanno fame. Questa è la realtà, ne sono tutti convinti. Nessuno sa cosa ci sia oltre quella porta. Gatto, purtroppo, sta per scoprirlo.
La trama: Gatto sa perfettamente come va il mondo, conosce la differenza tra realtà e leggenda. La realtà è il mondo dei bambini. Una prigione dove gli orchi li hanno rinchiusi. Lì possono vivere in un’illusione di libertà, ma sanno che finirà. Quando saranno troppo alti verrà l’orco e li porterà via. Per mangiarseli, perché è questo che fanno gli orchi. Tutto il resto è leggenda: di ciò che accade oltre quella porta loro non sanno nulla. Ciò che si tramanda è vago, confuso. Adesso sta per scoprirlo, è arrivata la sua ora, ma Gatto si rifiuta ancora di accettarlo. Quando l’orco viene a prenderlo, riesce a liberarsi. Fugge e si perde in un labirinto buio e incomprensibile. Ciò che l’attende all’esterno è qualcosa d’inatteso, di cui nessuna leggenda ha mai parlato. Un mondo pieno di insidie e meraviglie, dove si nasconde la risposta a ogni sua domanda.
Tra i libri che ho scritto è quello che amo di più in assoluto. Un inizio straniante, che rende difficile persino inquadrare il genere della storia. Thriller? Fantasy? Horror? Attribuire una definizione rovinerebbe la sorpresa, perché è questo il cuore della storia: la sua capacità di sorprendere il lettore.