MINA VAGANTE

La più bella sorpresa della sua vita potrebbe trasformarsi in un incubo. Perché lei quel figlio creduto morto per anni e ora ritrovato non riesce più a riconoscerlo. È troppo cambiato, sembra un soldato. E quella che sta pianificando pare proprio un’azione militare.

La trama: Per Giada è uno shock. Quella voce fragile che sente al telefono, quel ragazzo che l’ha svegliata in piena notte, per comunicarle che suo padre è morto, non può essere reale. Giorgio, suo figlio, è morto da otto anni. E se non fosse così? Se Alfredo, il suo primo marito, l’avesse ingannata? Avesse solo inscenato una finta morte per portarglielo via? Seguendo le indicazioni del ragazzo raggiunge una baita in mezzo ai boschi, trasformata in bunker. Lì è cresciuto Giorgio, allevato da un padre paranoico e folle, ora scomparso. Dovrebbe essere felice di averlo ritrovato, ma non ci riesce. Anche se l’ha generato lei, il ragazzo che ha accolto in casa sua è uno sconosciuto. Un soldato, per certi versi. Perfetto, all’apparenza. Per lui è facile conquistare il suo secondo marito e i fratellastri. Tutti lo trovano speciale. Lei no. Continua a chiedersi che ci faccia lì, perché sia entrato nelle loro vite. Cosa voglia realmente. Soprattutto che ne sia stato di Alfredo, se sia davvero morto. Un thriller angosciante, un viaggio nella follia più distruttiva.

L’ossessione di una madre, che ha timore del proprio stesso figlio. Perché in lui vede il suo folle ex-marito, l’uomo che è arrivato a inscenare la sua morte per portarglielo via. Come può essere cresciuto con un padre simile? L’ha contagiato con la sua follia? E se invece non fosse stato pazzo, se tutto ciò che aveva raccontato corrispondesse alla verità? Chi sarebbe il pazzo, allora?