Strani rapimenti stanno avvenendo in città. Le vittime costrette a fare azioni riprovevoli. Tre ragazzi che lavorano in una fiera si ritrovano al centro dell’uragano e con loro tre spogliarelliste disinibite ma piene di problemi. Qualcuno sembra avercela proprio con loro e non resta che coalizzarsi per trovare una soluzione.
La trama: Chantal, Najla e Milena sono tre spogliarelliste che dividono lo stesso appartamento. Libe, Melchior e Nadir sono tre ragazzi che lavorano in una fiera. Il destino ha deciso di farli incontrare, nel più imprevedibile dei modi. Infatti, nel corso della fiera, sia Nadir che Milena vengono rapiti da uno sconosciuto. Mentre i loro amici li cercano, si svegliano nudi e legati, costretti a fare sesso tra loro davanti alle telecamere. Quando vengono liberati, desiderano solo scordare ciò che gli è successo e non hanno alcuna intenzione di denunciare il loro rapitore. Ma una settimana dopo è un bambino a essere sequestrato. Mentre i ragazzi sono sconvolti, immaginando scenari sempre più inquietanti, il bambino si sveglia legato a un albero, in mezzo ai boschi, circondato da carcasse di cani. Il compito che il rapitore gli ha riservato è un altro: se vuole essere liberato li deve seppellire a mani nude. Inizia così un’avventura insolita e bizzarra, oltre ogni limite, che legherà per sempre le vite dei sei giovani, uniti nel tentativo di risolvere il mistero. Ma i rapimenti sono tutt’altro che finiti.
Un thriller anomalo, un’avventura talvolta piccante, spesso sorprendente. La parola hardcore, che all’inizio pare riferirsi alla pornografia, ha invece un significato ben diverso. Un libro corale, in cui le storie dei tanti protagonisti si intersecano in modi inaspettati.
Immagino il primo libro che abbia come protagonista una statua vivente. Ovvero un mimo che si esibisce come statua nelle fiere. Il primo thriller, almeno.